A VIGNOLA, ASSASSINNIO (SUL NILO): RITORNA IN SCENA L’OPERA DI AGHATA CHRISTIE
22 Marzo, 2015
Categoria: Cultura ed Eventi
Siamo nell’anno 1944, e la più grande giallista di sempre ripropone a teatro la vicenda di Poirot Assassinnio sul Nilo. Rivisitando il suo libro, Death on Nile, 1937, elimina dalla scena lo stesso ispettore (figura troppo scomoda sul palcoscenico) e lo sostituisce con la figura di un religioso altrettanto scaltro Pennefather. Insomma, rispetto al libro ci sono novità, ed è grazie a queste che lo spettacolo riesce a catturare senza pesantezza. La fantasia di Agatha Christie è portata in scena questa volta dalla compagnia “Attori&Tecnici” con Stefano Messina come regista (e anche attore). In scena il 6 Marzo 2015, ha riempito la platea del Teatro Fabbri di Vignola.
Per caso o volontà, tutti i personaggi si trovano su un battello per una crociera sul Nilo. C’è una grande varietà di caratteri riunita nello stesso luogo, e non è difficile individuarne le differenze più grandi, e molte volte ironizzate. Dall’aristocratica e tradizionalista signorina foliot ffoulkes accompagnata dalla giovane nipote Christina, al nobile Smith di ideologie socialiste, e all’anziano dottor Bessner, fino al triangolo amoroso che guida la vicenda. La coppia appena sposata (Kay e Simon Mostyn) è inseguita nel viaggio di nozze dall’ ex compagna del neo-sposo ed ex migliore amica della neo-sposa, Jacqueline, che si sente tradita ed è ossessionata da entrambi. Proprio dopo una delle innumerevoli sfuriate della donna avviene l’omicidio, e la vittima è Kay. Si sviluppano da questo momento le indagini dei personaggi, che nonostante siano sconvolti e preoccupati vogliono la verità. E la vicenda non si ferma qui, ma durante le indagini sorgono problemi e addirittura un altro delitto. Tutto si risolve, amaramente, e grazie all’ingegno del canonico si arriva alla verità.
La trama è tipica dei gialli della scrittrice. Un’apparente quiete iniziale, sconvolta da un grande colpo di scena e tante incoerenze, che alla fine sono risolte. Tuttavia, nulla è banale, nemmeno la scena, ricca ed elegante, curata nei dettagli. Ogni collegamento è descritto con grande abilità, senza che nulla sia dato per scontato, e non mancano momenti di ironia e risate. Il risultato, quindi, è un’opera ben organizzata, chiara, e ben rappresentata sulla scena dagli attori.
Arianna B.