Ci siamo! Jazz In’It festeggia il 25 anniversario e lo fa in grande stile.
06 Giugno, 2013
Categoria: Cultura ed Eventi
La manifestazione che ha annoverato negli anni i grandi nomi del jazz, quest’anno è cominciata con la collocazione, fortemente promossa dal Vignola Jazz Club – organizzatore del festival dal 2010 – di una scultura celebrativa, realizzata da Nicola Zamboni, Sara Bolzani e Alberto Zamboni, al Teatro Ermanno Fabbri.
Il teatro, che accoglie quindi ormai stabilmente la tre giorni, ha all’interno un’opera che ricorda le edizioni fin qui realizzate, ultimamente concentrate su temi specifici e che quest’anno, invece vuole offrire una panoramica di quel mondo in evoluzione che è il jazz, genere costantemente arricchito di esperienze e contaminazioni.
La “visione acustica” offerta al pubblico sarà quindi frutto della ricerca da parte del Vignola Jazz Club delle figure più rappresentative, sia italiane che straniere, dello stato attuale di questo genere così variegato.
L’apertura di venerdì 7 giugno, alle ore 21, al Teatro Fabbri quindi, è affidata al pianoforte di Pierre Cristophe, quarantacinquenne di Bourges riconosciuto quale miglior pianista rivelazione a “Jazz a Juan” nel 2005, che incontra il Barend Middelhoff Trio, uno dei maggiori tenorsassofonisti europei.
La serata continua con Consonanti, l’ultimo progetto di Giovanni Tommaso, Figura centrale del jazz italiano da almeno cinquant’anni, presentato a Roma appena due mesi fa. Il musicista ripropone la creazione, modificata in parte nell’organico, affidandosi a Vignola al sax di Mattia Cigalini, il pianoforte di Enrico Zanisi, la batteria di Alessandro Paternesi.
Sabato 8 giugno di nuovo Alessandro Paternesi con i P.O.V (Point of view) e, a seguire, il quartetto di Manu Katché, batterista, compositore e band leader, lungamente al fianco di Peter Gabriel, ma anche di Jan Garbarek, Sting, Herbie Hancock, con Jim Watson a piano e tastiere, Tore Brunborg al sax e Toni Aquino alla tromba.
Domenica 9, infine, il gruppo Fresh Fish, formato da Domenico Sanna , Fender Rhodes, Luca Fattorini, contrabbasso, Marco Valeri, batteria, incontra il sax contralto di Daniele Tittarelli e le sonorità della tromba di Francesco Lento.
In chiusura il Trio di Steve Kuhn, con Aidan O’Donnell al basso e Steve Johns alla batteria. La carriere di Kuhn parte da lontano. Il pianista arrivò a New York a soli 21 anni ed immediatamente si unì alla band del trombettista Kenny Dorham. Poco dopo, passò al quartetto del sassofonista John Coltrane cominciando il crescendo di successi di successi e riconoscimenti.
Una 25^ edizione che lascerà il segno nel panorama musicale non solo estivo.
Appuntamenti a corredo del festival:
Venerdì 8, infatti, alle 18,00, presso il Dolce Ritrovo di via Mazzini 5 si esibirà il duo di Lele Veronesi e Mecco Guidi; sempre alle 18,00, all’Osteria della Luna, in via Garibaldi, ci sarà invece il Trio di Patrizia Gibertoni. Sabato 8, ancora al Dolce Ritrovo, alle 18,00, l’Italian Jazz Project di Mike Alfieri, mentre lo stesso pomeriggio in piazza dei Contrari, all’interno di LibriaMo, ci sarà la Junior Jazz Band. Per finire, ancora al Dolce Ritrovo, domenica 9, alle 18,00, il TiPiNiFiNi Jazz Quintet.
Beatrice Ceci