IL PROFUMO DEL MARE DEI VINI SICILIANI
30 Aprile, 2013
Categoria: Cultura ed Eventi
Serata all'insegna del divertimento, della compagnia e del buon sapore, quella di giovedì 18 aprile 2013 presso l'Osteria della Luna. Una cena speciale che ha reso il palato protagonista indiscusso, attrarverso portate sempre nuove ma nello stesso tempo tipiche, di una spledida terra come la Sicilia. Un mondo che siamo riusciti anche noi a conoscere, almeno in parte, apprezzandone gli aromi e i gusti, fin dal primo piatto.
E dalla prima portata possiamo quindi cominciare. Belli alla vista, stuzzicanti all'assaggio, l'antipasto è un tipico arancino siciliano, croccante, ma nello stesso tempo tenero, grazie al riso di cui è ripieno. Il tutto accompagnato da un vino elegante, aromatico, bello alla vista e buono al gusto. Si tratta del Murgo Brut, da Nerello Mascarese (Catania), spumante color brillante, giallo paglierino, vino di grande fascino. All'olfatto regala profumi floreali di tiglio, di camomilla e di ginestra. C'è una fragranza di crosta di pane, l'impatto con il palato è morbido. Il gusto straordinario.
La serata comincia quindi ad entrare nel vivo, i sorrisi si fanno più spontanei, il semplice chiaccherare dei partecipanti alla cena sempre più frizzante, ma è già il turno di un'altra tipica portata siciliana. Semplici spaghetti a prima vista, conditi con dolci pistacchi, aromi e spezie. Un piatto apprezzato fin dalla prima forchettata, accompagnato da un altro vino, il Grillo Tasca D'Almerita (isola di Mozia). Vino fresco, di una purezza cristallina, offre una sensazione quasi di libertà. Consigliato a tutti coloro che desiderano sfiorare per un momento la bellezza della Sicilia. E' l'ideale per un piatto curato e raffinato.
Pensavamo di aver sfiorato la perfezione nei piatti precedenti, ed ecco che un'altra portata riesce a stupirci. Due braciole di pesce spada accompagnate da un Pignatello dell'azienda Barraco (Marsala). Un Pignatello che nulla ha da invidiare agli altri vini, il cui aroma forte ma piacevole colpisce il palato alla prima degustazione. Un brivido all'assaggio, il sapore ti percorre in lungo e in largo, così limpido e sensuale alla vista, quasi a voler prendersi gioco di colui che assaggia. Questo vino non funge da grigio accompagnamento del piatto, ma da singolare protagonista.
Ma c'è ancora un'ultima sorpresa, un'altima degustazione che accompagnerà la portata finale della serata. Si tratta del Nero d'Avola Don Antonio dell'azienda Morgante (Agrigento), definito da alcuni il re dei vini rossi siciliani, forse il vitigno rosso di Silicia più apprezzato. L'olfatto spazia dal profumo delle viole alle spezie dolci, come le liquirizie e i chiodi di garofano. Aromi di bacca e di ciliegia subito presenti nel palato dell'assaggiatore, perfetto abbinamento con la portata di formaggi stagionati che vanno a concludere il pasto. Un vino che nulla ha da invidiare a quelli precedenti, spledido non solo per il gusto ma anche per il color rosso rubino con la quale esso si presenta all'assaggiatore. Un colore profondo, forte, particolare nella sua bellezza che anticipa la soddifazione della degustazione.
Luca Rangoni