MOSTRA DI PITTURA DI PAOLO BERNARDI
27 Aprile, 2013
Categoria: Cultura e spettacolo
Paolo Bernardi, pittore di Vignola
Spesso si sente dire o si legge, in riferimento all’Arte pittorica, quanto sia difficile “trovare qualcosa di
nuovo”... ebbene i quadri di Paolo Bernardi sono realizzati con tecnica innovativa, sia per il materiale
utilizzato che per l’applicazione del colore e per l’interpretazione particolare dell’espressione geometrica
o informale delle sue opere.
E’ determinante l’intuizione che distingue l’opera del pittore di utilizzare, come base per i dipinti, tela di
plastica lucida autoadesiva, trasparente, limpida o zigrinata, la quale alla fine viene supportata dacompensato rigido di quattro millimetri.
Il soggetto viene eseguito sul frontale della base di plastica mentre il colore viene applicato sul retro
della stessa, sulla colla con la quale, per effetto del solvente in essa contenuto, lo accoglie felicemente
e amalgama, trasmettendolo al fronte foglio in modo cromaticamente perfetto e stupefacente.
Bene definisce l’opera di Paolo Bernardi di Vignola, il Critico d’Arte Lena Corni:
Fino all’inizio del secolo scorso era invalso il concetto, in pittura, che un quadro “doveva rappresentare
qualche cosa”: essere, cioè, la raffigurazione spesso purtroppo oleografica e tutta esteriore di soggetti
riconoscibili e realistici.
Concetto che resse imperturbabile sino al 1910 allorquando – com’è noto – Kandinsky ebbe quella
famosa quanto geniale intuizione che doveva radicalmente sovvertire il concetto artistico corrente per
dar vita a una nuova forma d’arte non rappresentativa. Forma che dà per scontato che sentire non
equivale necessariamente a capire e che un’opera d’arte, per essere tale, non ha affatto bisogno di
“rappresentare qualche cosa”, perché l’intelligibilità della stessa è data da valori artistici intrinseci, in
grado di comunicare un’emozione o un attimo di intimo piacere in chi la guarda.
Ebbene i quadri di Paolo Bernardi sanno darci queste sensazioni: sono opere fresche, genuine, immediate
e piene di poesia (questa così restia sempre a coesistere col geometrico!). Eppure qui ce n’è tanta.
Data forse anche dai colori sobrii e puliti, dalle eleganti astratte figurazioni che lasciano ampio e libero
spazio alla fantasia del fruitore per personali elaborazioni.
Quadri giovani, armonici, vivi, che ottimamente si inseriscono in un moderno arredamento; quadri nati
all’insegna del buon gusto e dell’inventiva pura, doti queste – mi si lasci dire – oggigiorno piuttosto rare,
ma che nei quadri di Paolo Bernardi mi paiono chiaramente emergere, unitamente a una lodevole
capacità di sintesi.
Infine Arterama, mensile di arti e cultura:
Con la sua cristallinità di composti geometrici, Paolo Bernardi, pittore di Vignola, allestisce mostre e si
presenta – ogni volta su posizione di dignità e del resto, talora, su posizioni di alta dignità – in concorsi,
dove è osservato, stimato, premiato.
Le combinazioni geometriche ed informali hanno in queste opere un che di distinto ed elegante: e
cromaticamente finezza e sempre buon accostamento. Ciò significa che l’artista dà ”un fine” alla sua
pittura, che va oltre la regola “architettonica” degli elementi, oltre l’annotazione raffinata, per toccare la
corda emozionale in chi guarda queste pitture.