10 cose da vedere o fare nell'Unione Terre di Castelli
Vignola, crocevia e approdo di importanti popoli, come Romani, Etruschi e Galli, del cui transito è ancora possibile ammirare le nitide tracce del loro passaggio. Ecco 10 suggerimenti per vivere appieno questo territorio ricco di cultura, arte e storia:

1. La rocca di Vignola
La Rocca di Vignola, ubicata nel cuore del centro storico della città è una costruzione fortificata architettonicamente tra le più interessanti dell'Emilia Romagna che si erge tra le rive del fiume Panaro e le retrostanti prime colline dell'appennino modenese. Costruita intorno al XIII Secolo, è poi divenuta dimora signorile ad opera degli Este di Ferrara, ricca di decorazioni ed affreschi tra cui spicca la Cappella di Uguccione dei Contrari.

2. Borgo medioevale Savignano sul Panaro
Un incantevole borgo medievale nel suggestivo scenario delle dolci colline savignanesi ricco di reperti archeologici tra cui spiccano lo scheletro dell'elefante pliocenico e la statuetta della “Venere” risalente al paleolitico superiore oggi conservata nel Museo Pigorini di Roma. Da non perdere è la “Lotta per la Spada dei Contrari”, rievocazione storica in forma di gara tra le antiche contrade, che si tiene il 3° fine settimana del mese di Settembre.

3. Rocca Rangoni di Spilamberto
Costruita nel 1210 per il controllo del confine bolognese e del corso del Panaro. I suoi ricchi arredi, dipinti e giardini sono tornati agli antichi splendori grazie ad un recente restauro. Oggi è luogo prediletto per eventi di prestigio, feste sontuose, valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche, ed iniziative legate alle tradizioni e alla cultura.

4. La piazza di Marano s. P. e l'antico mulino Montecuccoli
Piazza Matteotti, i suoi edifici, la Chiesa Parrocchiale e l'Anticio Mulino Montecuccoli sono i simboli della memoria storica del luogo; una piazza con "un segno d'acqua" che disegna il percorso dell'antico Canale Montecuccoli che, scorrendo sotto l'antico mulino, attraversa longitudinalmente la piazza per tuffarsi nella famosa fonte di Marano detta la "grama". Altro elemento caratteristico della piazza è un unico imponente albero situato al centro della stessa che simboleggia il forte legame con l'ambiente naturale.

5. Castello di Levizzano
In un paesaggio tra i più incantevoli del nord Italia, fra morbide colline preappenniniche adornate dai vigneti di Lambrusco Grasparossa, si erge il Castello di Levizzano, antica fortezza medievale poi trasformata in dimora signorile ricca di sale cinquecentesche impreziosite da splendidi affreschi, stemmi, fregi e figure allegoriche. Altrettanto suggestivi sono la Torre matildica, così chiamata in onore di Matilde di Canossa a cui fu donata dal vescovo di Modena, e l'oratorio romanico di San Michele (XII sec).

6. Castello di Guiglia
Eretto intorno al XII secolo per vigilare il fiume Panaro e la pianura sottostate, nel 1897 fu trasformato in albergo dallo svizzero Giovanni Beusch. Oggi è sede di mostre, conferenze, matrimoni e manifestazioni culturali. Da visitare inoltre a Guiglia ci sono la Torre del Pubblico (1535), la frazione di Monteorsello con la splendida Madonna col Bambino del celebre Antonio Begarelli (1545) nella parrocchiale, la pieve romanica nella suggestiva frazione di Pieve di Trebbio, e il bellissimo borgo di Castellino delle formiche situato ai piedi dei Sassi di Roccamalatina.

7. Parco dei Sassi di Roccamalatina
Circa 2.000 ettari di territorio protetto adagiato sulle morbide colline modenesi; un dolce paesaggio nell’appennino emiliano fatto di antichi castagneti, boschi, coltivi, grotte, pievi e antiche torri che fanno da cornice allo svettare delle imponenti guglie arenacee dei Sassi. Un ricco sottobosco colorato da orchidee, anemoni, campanellini, gigli e ciclamini e animato dal tasso, l'istrice, la volpe il capriolo ed altri piccoli amici come lo scoiattolo che non è raro incontrare durante le rigeneranti passeggiate possibili lungo i numerosi sentieri presenti.

8. Parco Archeologico di Montale
Il parco archeologico di Montale offre la possibilità di visitare scavi archeologici dai quali è riaffiorato un tipico villaggio dell'età del bronzo (le Terramare XII secolo a.C.); ma contemporaneamente è possibile immergersi in scene di vita del tempo grazie alla presenza di un museo animato all'aria aperta costituito da alcune abitazioni ricostruite a grandezza naturale i cui interni sono arredati con suppellettili, vasellame, utensili, armi, vestiti che riproducono fedelmente gli originali di 3500 anni fa e nelle cui vicinanze sono stati realizzati impianti produttivi per la cottura della ceramica e la fusione del bronzo e impiantate colture sperimentali di alcune delle piante documentate dagli scavi archeologici.

9. Borgo di Castelvetro
Castelvetro, caratterizzato da suggestive torri, campanili e Palazzi, incorniciati dalle rigogliose colline circostanti, si presenta come come uno scrigno di tesori di rara bellezza. Il centro storico conduce al cospetto della massiccia Torre delle Prigioni, alta più di venti metri, inizialmente utilizzata come carcere; pochi passi più avanti si apre Piazza Roma, anche conosciuta come “Piazza della Dama” per la sua pavimentazione a scacchiera di lastre bianche e nere utilizzata (negli anni pari) come base di gioco per una partita di dama vivente. Di particolare intersse, sempre nelle vicinanze, il Palazzo Comunale, Palazzo Rinaldi, la Torre dell'Orologio e Palazzo Rangoni che ospitò Torquato Tasso, giovane studente in fuga da Bologna.

10. Museo del castagno e del borlengo
Il monte di San Giacomo custodisce uno dei castagneti più belli della zona valorizzato dal relativo Museo ospitato in una costruzione presente già dal 1186, in cui si ripercorre la storia della castagna tra oggetti, strumenti per la cura del castagneto e per la lavorazione dei prodotti.
Nella sala centrale, il fantacastagneto permette ai ragazzi di vivere una favola nel mondo del castagneto, attraverso i sensi.
Suggestivo è anche il Museo “aperto”, un boschetto di betulle conservatosi qui dal periodo glaciale, attraversato da un sentiero ad anello, degna conclusione di una preziosa passeggiata.
Di fronte al Museo del Castagno è situato il Museo-Laboratorio del borlengo, un cibo che fa parte della cultura e della tradizione della valle del Panaro; risale a periodi antichi e si inserisce in quel panorama di pani conosciuti fino dalla preistoria.