LA VITA E’ UN VIAGGIO RACCONTATA AL FABBRI
28 Novembre, 2014
Categoria: Cultura ed Eventi
Domenica 16 Novembre 2014, il Teatro Fabbri ha ospitato il pubblico per il secondo spettacolo della stagione. È stata la prima di "La vita è un viaggio", diretto da Francesco Brandi e tratto dal libro appena uscito di Beppe Severgnini. Il famoso giornalista e scrittore ha recitato nei panni di uno dei suoi personaggi, e ha potuto proporre di persona il messaggio che ha affidato al suo libro.
Accanto a lui sul palco sono state Marta Isabella Risi nel ruolo di Marta, ed Elisabetta Spada, cantante e musicista. Il suo canto e le note di chitarra hanno acceso i silenzi nel teatro tra una battuta e l'altra, riempiendoli di emozioni con le canzoni di Kiss&Drive.
Tutto il resto è stata la storia di un incontro. Marta, un'attrice di neanche trent'anni, arrabbiata per i troppi "no" ricevuti dal mondo, disillusa e rassegnata, in fuga verso il Brasile. E un uomo con una buona carriera e una buona esperienza alle spalle, di cui farsi maestro. Entrambi sono in attesa di un volo aereo cancellato, siedono all'aeroporto e iniziano pian piano a parlare.
Si confrontano sui temi di lavoro, futuro, generazioni, viaggi e vita, punzecchiandosi con riferimenti a film, libri e canzoni. Sempre più passa il tempo, sempre più i due si capiscono e si presentano all'altro nei propri dubbi. In particolare è Marta ad essere incerta per del mondo inconcludente che la circonda. Severgnini le risponde e fa emergere i punti di vista dei personaggi, e soprattutto i punti chiave del suo pensiero.
Più che una critica distruttiva alla società, Severgnini tenta una sua ricostruzione, un salvataggio di massa, di chi non sa come risolvere questa situazione perché sempre messo da parte, con le proprie iniziative e aspirazioni. Non indica nemmeno una meta da raggiungere per la serenità, ma offre le regole secondo lui giuste per il "viaggio", che è poi la nostra vita. Severgnini invita ad agire con le sue 4 T (talento, tenacia, tempismo, tolleranza) per il successo, per raggiungere importanti obbiettivi desiderati. Riflette sulle difficoltà del mondo, non senza farsi prendere da racconti personali. E incoraggia ad affrontare tutto.
Ancora una volta, il giornalista ha dimostrato pienamente la sua qualità, fin troppo rara nel mondo: dare forza e coraggio. Così, concludono la serata tanti applausi calorosi e sentiti per i tre protagonisti della performance e il regista, e così si chiude il sipario.
Arianna Burzacchi