Una lunga tavolata di saperi e di sapori, da mischiare, gustare e, soprattutto, conoscere
E’ stato questo l’obiettivo, certamente raggiunto, della “Cena etnica” che si è svolta domenica sera 21 luglio nella piazza principale di Guiglia, piazza Marconi.
Una condivisione di “saperi”, intesi come cultura e “sapori” intesi come cibo proveniente da ogni paese di origine delle persone che vi hanno partecipato.
La Parrocchia di Guiglia ha organizzato la cena, con l’aiuto concreto dei parrocchiani e dei ristoratori della cittadina (La Lanterna, Sbrigati, Michelangelo, Portami Via e Willy) per rinnovare l’antica tradizione del ritrovarsi in piazza, del lavorare e preparare qualcosa insieme. Alle 21, 15, al tramonto del sole, tutti uniti, uno vicino all’altro, a gustare la “lasagna della mamma guigliese”, accanto al msemmen e al bat bot, il riso etiope alla pizza, il tè arabo al pollo.
Troppo spesso ci si dimentica che una barriera di pregiudizio e diffidenza potrebbe essere abbattuta magari sedendosi a tavola, come è successo a Guiglia, condividendo lo stesso “sale” e ci auguriamo che questa possa essere di esempio e solo la prima di una delle tante cene tutti insieme, a prescindere dalla cultura e dal credo.
Beatrice Ceci